MA QUALE LIBERAZIONE?!?
IL FASCISMO OGGI SI CHIAMA DEMOCRAZIA
Se è una barzelletta non fa ridere. Le autorità comunali partigiane della Sicurezza, ovvero della persecuzione sistematica dei più poveri e sfortunati, celebrano oggi il 73° anniversario della Liberazione di Firenze dai nazi-fascisti. Li attorniano i soldati dell’Esercito, nuova truppa d’occupazione e rastrellamento degli indesiderabili; i funzionari della Polizia Municipale specializzati nella caccia a famiglie straniere che fanno picnic nei giardini e a pericolosissimi venditori di borse; i cani ringhiosi della Questura e dei Carabinieri che da una parte arrestano i dissidenti di oggi, dall’altra sgomberano spazi occupati a suon di lacrimogeni, botte, devastazioni e roghi di libri (come è successo due anni fa alla Spina nel Fianco di via Bellosguardo, l’anno scorso in via Toselli, pochi giorni fa alla Riottosa). I regimi mutano, l’oppressione dello Stato e dei padroni resta, ghignante sotto gli abiti nuovi della democrazia.