Manifesto delle presenze in aula

LUNGA VITA AI RIBELLI

Italia, anni 10 del ventunesimo secolo. Nel pieno del delirio securitario fatto di telecamere, polizia ed esercito ovunque, si organizza e si arma l’odio razzista e fascista. Mentre il ributtante “uomo della ruspa” conquista il Ministero degli Interni con la complicità del qualunquismo pentastellato, i fascisti di Casapound, Forza Nuova e altre formazioni moltiplicano la loro presenza sul territorio con nuove sedi, librerie, adunate e ronde contro i più poveri. Mentre le aggressioni fasciste ormai non si contano più, l’odio che fomentano ha già aperto il fuoco. E’ successo a Macerata, Firenze, Rosarno, Napoli, Milano.

Firenze, anni 10 del ventunesimo secolo. Come in altre città, la polizia strangola ogni tentativo di autorganizzazione e lotta, sgomberando le occupazioni e attaccando cortei, presidi e banchetti informativi a suon di botte, denunce e arresti. Il messaggio è chiaro: nel centro storico si vorrebbero lasciare solo ricchi, turisti e forze armate. Chi non porta denari e non alimenta il profitto deve semplicemente sparire dalla città. Chi protesta, pure. Lo si è visto, ad esempio, nel febbraio 2016 in Piazza Sant’Ambrogio, quando alcuni compagni vengono portati in questura e denunciati per un banchetto informativo. Lo si è visto nell’aprile dello stesso anno, in Via Aretina, quando il semplice rifiuto di dare i documenti scatena una caccia all’uomo da parte di decine di poliziotti e carabinieri e una rissa tra anarchici e forze dell’ordine, che portano a tre arresti.

E’ la democrazia che serra i ranghi, per assicurare l’ordine della sottomissione e dello sfruttamento.

A seguito dell’attentato di Capodanno 2017, quando un artificiere della polizia particolarmente decerebrato si è gravemente ferito tentando di disinnescare un ordigno contro la libreria di Casapound “Il bargello”, il 31 gennaio è scattata l’Operazione Panico contro alcuni di quelli che non ci stanno: gli anarchici fiorentini. Nel giro di pochi mesi questa operazione ha portato a due sgomberi (Villa Panico e la Riottosa), decine di misure cautelari, diversi fermi e arresti. 40 compagni e compagne si trovano al momento sotto processo, accusati a vario titolo per iniziative non autorizzate e attacchi alle sedi dei fascisti, con imputazioni che vanno dalla manifestazione senza preavviso al danneggiamento, fino all’associazione a delinquere, la fabbricazione e il porto di ordigni esplodenti, il tentato omicidio. Tre compagni, Ghespe, Giovanni e Paska, si trovano in carcere da mesi, mentre un quarto, Nicola, è tuttora sottoposto all’obbligo di dimora e firma a Firenze. Ghespe, principale indiziato per l’attentato di Capodanno, viene processato a parte e vedrà la prima udienza dibattimentale il 4 luglio, mentre per tutti gli altri il dibattimento comincerà il 12 luglio.

Se l’impianto accusatorio appare particolarmente debole e gli indizi ridicoli (per non dire inesistenti), non ci interessa entrare nel merito della loro colpevolezza o innocenza. Sono anarchici, e tanto basta: alla magistratura per incarcerarli, a noi per sentirci complici e solidali. Siamo tutti colpevoli di lottare contro un mondo di sfruttamento e sottomissione, contro una città sempre più plastificata e militarizzata, contro gli assassini in camicia nera o verde. Quando la brutalità fascista e razzista prende spazio, si organizza e spara, la protesta culturale e politica non basta più, mentre l’antifascismo da campagna elettorale in stile PD fa solo schifo.

Colpire direttamente i fascisti è giusto e urgente.

MERCOLEDÌ 4 LUGLIO ORE 9 PRESENZA IN AULA PRESO IL PALAZZO DI GIUSTIZIA DI FIRENZE (NOVOLI) PER SALUTARE GHESPE, GIOVEDI 12 LUGLIO PER SALUTARE GIOVA.

Per stare sempre al fianco dei nostri compagni prigionieri nel carcere di Sollicciano

Il 4 luglio alle 18 ritrovo in Santo Spirito per banchetto distro, apericena benefit e chiacchiere di aggiornamento sull’ Operazione Panico.

scarica il manifesto in formato pdf: MANIFESTO 4 LUGLIOdef

flyer delle presenze in aula:

scarica il flyer in formato pdf: FLYER LUGLIOpdf

 

4 LUGLIO – PRESENZA IN AULA PER SALUTARE GHESPE

Il 4 luglio 2018 si terrà la prima udienza del processo a Ghespe. Lui ha deciso di esserci, e sarebbe molto felice di vedere le facce di amici e compagni in aula, dopo 11 mesi di carcerazione.

Chiamiamo una presenza in aula per la mattina il 4 luglio al Palazzo di Giustizia di Firenze (zona Novoli), entriamo nell’orrido templio della loro giustizia per fargli sentire il nostro affetto e la nostra solidarietà.

A seguire aperitivo e banchetto informativo in piazza S.Spirito alle 18.

A breve maggiori dettagli e manifesto!

Opuscolo sul DNA

Pubblichiamo l’ultimo opuscolo informativo su DNA, Banca Dati e prelievo coatto. E’  rivolto ai detenuti e alle detenute, ed è pensato per essere diffuso in carcere. Quindi, stampate, leggete, e vai di piego libri!!

 

Opuscolo DNA

Udienza preliminare per Ghespe

L’udienza preliminare di Ghespe (che, ricordiamo, è stato stralciato dalla c.d. Operazione Panico, e sta venendo processato parallelamente) è stata il 15 maggio al Tribunale di Firenze, a porte chiuse. Il GUP Bagnai ha deciso di non modificare in alcun modo i capi d’imputazione, poiché sussistono a suo avviso i gravi indizi di colpevolezza, e perciò rimangono invariabilmente: tentato omicidio, fabbricazione, trasporto e detenzione di ordigni micidiali ed esplodenti e danneggiamento. La prima udienza del processo è stata fissata il 4 luglio 2018, e sarà a porte aperte.

Ribadiamo la nostra solidarietà nei confronti di Ghespe, da nove mesi e mezzo rinchiuso nel carcere di Sollicciano, e il nostro odio per la società-galera e i suoi carcerieri.

Libertà per Giova, Ghespe e Paska – Fino alla distruzione di ogni gabbia – libertà per tutti e tutte!

Presidio sotto al carcere di sollicciano 11 maggio 2018

Dalle ore 18 sotto all’infame carcere di Sollicciano, per salutare Ghespe e Giova, lì rinchiusi, e tutti gli altri ostaggi dello Stato.

MANIFESTO stampa in pdf

Indirizzi dei prigionieri dell’operazione panico

Ricordiamo gli indirizzi dei prigionieri dell’ operazione panico:

Giovanni Ghezzi e  Salvatore Vespertino

N.C.P. Sollicciano, Via G. Minervini 2/R, 50142 Firenze (FI)

Pierloreto Fallanca (paska)

C.C. Castrogno, Contrada Ceppata 1, 64100 Teramo (TE)

Le udienze preliminari fissate sono: 15 maggio per Ghespe, 30 maggio per tutti gli altri.

 

La solidarietà è un’arma, affiliamola!

 

Anche Giovanni finisce in carcere

Oggi 19 aprile è giunta la risposta della Cassazione, riguardo all’istanza della difesa contro l’appello vinto dalla procura di Firenze lo scorso settembre, riguardo alla carcerazione per Giovanni e Pasca, e le misure restrittive per Nicola. Pasca era stato giudicato poche settimane fa (perchè al momento dell’arresto si trovava a Lecce, e quindi in un’altra competenza territoriale), per Giovanni e Nicola la cosa si è dilungata qualche settimana in più per questioni tecniche, che non hanno però cambiato il risultato.

Chi sono i responsabili?

Volantino distribuito nel marzo 2018, ad una settimana dall’omicidio di Idy Diene, ucciso perché dello “sbagliato” colore della pelle.

Faccia a faccia col fascismo

Volantino apparso a Firenze, marzo 2018. Sul fascismo galoppante e sulla memoria corta, di cui abbiamo visto gli ennesimi miserabili risultati, con gli omicidi di Macerata e Firenze.

in solidarietà a Ghespe, ancora in carcere, e complici con chi decide di passare all’azione.

Comunicati di Ghespe

Due contributi di Ghespe dal carcere di Sollicciano, Firenze, datati agosto e settembre 2017.