Dato che siamo stati coinvolti in un’inchiesta il cui unico punto cardine (sempre sottolineando: a detta LORO) è la prova del DNA, abbiamo iniziato ad informarci meglio. Lo scorso 16 dicembre, abbiamo fatto una piccola chiacchierata a Firenze, coinvolgendo un paio di compagni meglio informati di noi: uno sta facendo il master in biologia, l’altra fa l’avvocatessa di professione. Assieme, hanno contribuito a far chiarezza su svariate dinamiche relative al DNA; ne sono emerse molte “sorprese” per degli ignoranti come noi in materia: se dal punto di vista legale non potevamo che aspettarci che le leggi a tal proposito siano appositamente fumose e a discrezione del giudice di turno, persino dal punto di vista scientifico le certezze sono estremamente meno granitiche di come vengono presentate, anzi alle volte possono essere quasi agli antipodi di come vengono spacciate al grande pubblico.
Rifiutare la schedatura del DNA
Come primo contributo sul tema DNA, mettiamo un opuscolo francese datato 2007. Il fatto che ormai questo testo abbia 10 anni ci lascia facilmente intendere che abbiamo lasciato passare tanto, forse troppo tempo prima di occuparsi di questa tematica, pur sapendo perfettamente che un giorno avremmo dovuto farci i conti. Praticamente niente è stato fatto in Italia a tal proposito, e non solamente dal movimento anarchico-antiautoritario, ma in generale da nessuno.