Ecco un’altro volantino distribuito a Firenze dopo gli arresti di agosto 2017.

 

SENZA STATO E LE SUE LOGICHE VIVIAMO

In un mondo dettato dal capitalismo, i rapporti tra esseri umani vengono vincolati da una continua concorrenza per salire di grado nella scala sociale, tutto ciò per garantirsi la possibilità di una vita più agiata a discapito di altri individui o di masse più deboli.
Sopravviviamo in una società dove il denaro e il finto benessere che ne deriva viene visto come unica soluzione a qualsiasi problema, di conseguenza gli individui diventano merce di scambio e non persone.
Noi in quanto anarchici e libertari abbiamo sempre contrapposto a questi infimi rapporti autoritari e mercificati, la libertà individuale, l’orizzontalità, l’autogestione, la refrattarietà ad ogni forma di dominio e alle strutture che lo rappresentano, che si chiamino stato, mafia, esercito, tribunale, carcere ecc..
Non ci meraviglia che lo stato, garante dell’ordine e della pace sociale in difesa degli oppressori, applichi misure sempre più repressive nei confronti di coloro che fanno della propria esistenza una contrapposizione alle sue logiche imposte.
Dal 31 gennaio al 3 agosto lo stato e i suoi servi in divisa si presentano più volte alla porte delle case di diversi compagni e in alcune occupazioni con l’accusa di associazione a delinquere. Il frutto dell’operazione si conclude con l’applicazione di una serie di misure restrittive per la libertà individuale, alcuni arresti e lo sgombero di un’occupazione.
«Non è l’ideologia che si colpisce» cosi’ recitava il Procuratore capo di Firenze, Giuseppe Creazzo, subito dopo gli arresti del 3 agosto. Su questo non siamo d’accordo: è si’ un processo alle idee e non solo!
Molto probabilmente questi luridi inquisitori in carriera, complici nella ricerca di una sempre più agiata poltrona che solo la stessa gerarchia gli riserva, si sono posti delle domande e dati delle risposte.
Ad esempio: come fare a trovare dei responsabili per i casi su cui non abbiamo prove in modo che non rimangano irrisolti a testimonianza delle nostre debolezze? Perché non processare le loro idee e quello che possono produrre cercando pure di distorcerle, quindi annullarne il significato? Come fare ad arrestare buona parte degli anarchici che frequentano Firenze e impedire che le loro pratiche di vita si diffondano, senza dover
ammettere l’esistenza di individui che si rapportano al di fuori delle logiche su cui è sorretta questa democrazia totalitaria?
Si prendono una serie di azioni che si possano ricondurre per condivisione etica agli anarchici, le si inserisce in un’associazione a delinquere (in stile mafioso), con tanto di capi e gregari, perché solamente così il codice penale lo consente. Si aggiunge l’accusa di tentato omicidio, visto che uno sprovveduto poliziotto ci ha perso una mano. Infine grazie a questo si sperimenta l’utilizzo del DNA, elemento di indizio arbitrario la cui gestione
è pienamente in mano allo stesso Ministero dell’interno che coordina le indagini e che garantirà più facile la carcerazione preventiva. Così il gioco è fatto.
Per quanto ci riguarda capi e gregari, padroni e sudditi, governatori e schiavi fanno lo stato. Noi non vediamo altro modo di vivere che un incrocio di liberi rapporti tra individui, nella loro unicità. Faremo della diversità tra di essi la nostra forza, come sempre, orizzontalmente, senza nessun potere e autorità.
Non ci rinchiuderemo nel silenzio che vogliono imporci, fatto di rassegnazione e obbedienza, specchio di una morte quotidiana.
Combatteremo sempre contro gli oppressori per un mondo senza padroni, ognuno con le proprie libere intenzioni.

LIBERTÀ PER I COMPAGNI ARRESTATI!!

GHESPE E PASCA LIBERI!!
Alcuni degli indagati

 

Il volantino in PDF